Ci speravamo, ora sappiamo che si farà. Contavamo sulla eco positiva del Bicchiere mezzo pieno (edito da Piemme) per costruire una nuova antologia. Proprio oggi la nostra editor ci ha dato l’ok. Siamo così al quinto titolo firmato dal nostro gruppo di donne che mira, scrivendo, ad aiutare donne meno fortunate. Tutto è da fare, ovviamente: la nuova squadra (alcune amiche si mettono da parte perché stanno scrivendo libri loro), scegliere il progetto cui offrire i nostri diritti d’autore, studiare i testi, occuparsi delle presentazioni. Ma è bello pensare che facendo qualcosa che amiamo, offriamo relax e divertimento ai nostri lettori e insieme aiuteremo donne e bambini in condizioni difficili.
La nube scura su questo orizzonte è l’assenza dolorosa di una delle nostre amiche, mia nipote d’elezione nonché amica di salvataggio: Alessandra Appiano. Ho fin qui volutamente evitato di parlare di lei. Lo faccio ora, a modo mio. Ricordo la donna di spirito e di cultura; la bella persona che passava da me dopo la palestra, sotto casa mia, per fare un po’ di spesa insieme; la donna pratica che mi ha portata al Libraccio e alle anteprime per giornalisti; la consolatrice professionale che trovava sempre la parola giusta per tirarmi su quando qualcosa non girava come secondo me avrebbe dovuto. «Sono la tua piccola segretaria piemontese» mi diceva ridendo «vedrai che sistemiamo tutto.» Era divertente, a volte sopra le righe, a volte con una piccola punta di malizia, a volte con momenti di quasi incomprensibile tristezza. Intelligente molto più di quanto lei stessa credesse. E molto amata. Forse non si è resa conto fino in fondo di quanta gente le volesse bene.
Lunedì 25 giugno, dalle 18, ricorderemo la nostra Ale al Mondadori megastore di piazza Duomo (Milano). Forse è presto – qualcuno l’ha anche detto – ma tenevamo a ringraziarla per l’affetto, le risate, le proposte. Mi consola pensare che saremo in molti a ricordarla.