Parlavo proprio ieri, con Giuseppina Torregrossa, già autrice de Il conto delle minne (Mondadori) dell’impegno che richiede la stesura di un romanzo. Un anno e mezzo o due di lavoro, dice lei, legati a una sedia, con due risultati garantiti: 5 chili in più e mal di schiena. Il resto… si vedrà. Giuseppina è modesta. Il suo precedente libro è stato tradotto in 10 lingue e ora sta per iniziare una tournée italiana per presentare il suo nuovo libro: manna e miele, ferro e fuoco, sempre Mondadori. La storia di due matrimoni sciagurati – quello dei due protagnisti Romilda (manna e miele) e Francesco (ferro e fuoco) e quello tra il nord e il sud dell’Italia. Su entrambi i legami Giuseppina esprime giudizi severi, ma l’Italia (ossia la Talia) ne esce un po’ peggio per colpa di una politica sciagurata. Non si tratta di un romanzo storico, ribadisce Torregrossa. Resta il fatto che i suoi bozzetti storici sono comunque poco noti (credo io) e assai attraenti (almeno per me).