Il senso delle cose (3)
Una delle tante bestie nere di critici e persone di buone volontà è la fioritura di editori che applicano varie forme di pagamento per mettere in circolazione autori esordienti o comunque inediti.
Una delle tante bestie nere di critici e persone di buone volontà è la fioritura di editori che applicano varie forme di pagamento per mettere in circolazione autori esordienti o comunque inediti.
Siamo sempre alle prese con la fecondazione eterologa, a chiederci se è lecita. E fino a che punto possiamo accettarla da un punto di vista etico e pure magari pratico.
Continua su “La Repubblica” l’appassionante perlustrazione del nostro panorama editoriale. La parola a Gianandrea Piccioli, già direttore editoriale di Garzanti e Rizzoli, felicemente in pensione da una decina di anni. Da quando cioè ha capito che il vento stava cambiando e un’epoca era alla fine.
Il nipotino A, 9 anni che vanno per i 99, mi guarda con un sorriso pieno di complicità e confessa: «Sto creando un giornale che sarà molto importante. Ho già coperto i settori più importanti: meteo, politica e sport. Mi manca però il gossip. Mi chiedevo se puoi aiutarmi».
Statistiche sconfortanti: nel 2011 c’è stato un calo di lettori (-10%) e un consistente calo della spessa per libri (-20%). Se i trend proseguono in questo senso si prospetta una crisi grave, forse perfino irreversibile.
Riprendo la collezione di prime righe a mio giudizio personale (e dunque forse fallace) suggestive, incisive coinvolgenti invitando i miei 25 lettori a lasciare il loro contributo.
La regione Marche ha tolto il superticket di 1000 euro agli interventi di pma.
Degli ultimi libri che ho letto (alcuni belli-altri forse meno) ho registrato con cura gli incipit. È un gioco interessate. Mi piacerebbe che qualcuno lo riprendesse, ma intanto faccio qualche esempio:
Le raccomandazioni sono state numerose e dettagliate. Sii puntuale. Piano con le critiche. Occhio a non irritarla che la Cornwell spara a zero (se pure a parole) quando qualcosa non le garba. E, da bestsellerista internazionale può permettersi di tutto.
Lo supponevo. Anzi, a furia di vedere comunicati stampa che annunciano pregevoli romanzi firmati da autori sempre più giovani, ero pronta a scommetterci che l’editoria d’oggi vuole carne fresca.