Curiosa telefonata da un tv che vuole sentire la mia opinione su Kate e William un anno dopo le loro nozze. Il ragazzo che un giorno. resistendo la monarchia, salirà sul trono inglese, e la sua bella sposa, hanno l’aria di una simpatica coppia di ragazzoni alto borghesi che a differenza degli avi di lui non vivono isolati in qualche castello reale in attesa di ricevere la corona, ma girano attivamente per il mondo e sembrano condividere i problemi dei comuni mortali. Forse li condividono anche troppo, per i gusti dei più tradizionalisti monarchici inglesi. Tra l’altro, a differenza di tante coppie reali che li hanno preceduti, non si sono precipitati a produrre un erede. Cosa non insignificante per giovani nelle loro condizioni, che devono garantire la sopravvivenza della monarchia. Tanto per fare un paragone: Diana tornò dal viaggio di nozze già incinta di William, garantendo così la successione al trono. Certo, il tardivo adempimento agli obblighi reali potrebbe bel ribadire la modernità della coppia decisa a godere liberamente (o quasi) la reciproca compagnia, ritagliando dal lavoro qualche ora (o giorno) di relax. Ma potrebbe, speriamo di no, ma sicuramente potrebbe, rivelare che i due principi sono alle prese con qualche problema d’infertilità come decine, centinaia di migliaia di coppi moderne. Tanto che l’infertilità viene paragonata dall’OMS a una vera emergenza sanitaria a livello mondiale e nel loro caso creerebbe rapidamente un problema dinastico. Del resto, non sarebbe la prima volta nella storia d’Inghilterra. La corona è passata di mano ( o testa) a più riprese per mancanza di eredi diretti. La stessa principessa Vittoria di Hannover, tris tris ava di William, diventò regina d’Inghilterra nel 1837 perché i suoi augusti prozii non erano stati in grado di mettere al mondo un figlio. Nel caso suo, per altro, ci sarebbe la possibilità di passare il trono a qualche ramo collaterale. Per esempio ai figli del principe Harry (se arrivasse a sposarsi e riprodursi) o alle figlie del principe Andrea (sempre che contraggano matrimonio e restino incinta).
Fortunatamente — prima di queste soluzioni estreme, Kate e William potranno passare per le forche caudine della pma. Saranno trattati con i guanti di velluto, non si sottoporranno a sgradevoli tempi d’attesa, otterranno i risultati sperati non una ma più volte. Ma saranno costretti a chiedersi anche loro Perché io no? Un elemento che, se mai sarà reso pubblico con rispettosa democrazia, li renderà ancora più umani al grande pubblico dei loro sudditi e alla platea planetaria. E simpatici.