Mi chiedono previsioni sulla cinquina per il premio Strega. Azzardo:
Apnea – di Lorenzo Amurri
Romanzo irresistibile della mia vita vera – di Gaetano Cappelli
Mandami tanta vita – di Paolo di Paolo
Le colpe dei padri – di Alessandro Perissinotto
Figli dello stesso padre – di Romana Petri.
Chissà quanti ne ho azzeccati, mi sembra di essere tornata all’epoca della schedina di Totocalcio così cara a mio padre. Vincano o no, tutti i libri in lizza per lo Strega avranno comunque fortuna. L’ufficio stampa Fandango comunica esultante che Apnea è il titolo più votato dalle scuole. Sarà dunque tra i candidati, forse, addirittura, finirà al primo posto. Batticuore. Emozione. Cerchiamo di mantenere il giusto distacco e andiamo avanti consolati dal pensiero che, tra i romanzi in ballottaggio, c’è davvero qualcosa di buono. Usciamo, per una volta, dalla rincorsa alle luci rosse e dalle strombazzatissime vendite all’estero che ti fanno sembrare validi e desiderabili solo i libri che hanno già trovato editore fuori dai confini italiani. Splendida prova di esterofilia: non ci piacciono solo i libri stranieri, che troviamo per loro natura tanto belli da anteporli sempre e comunque agli italiani. Anche i nostri scrittori devono avere il placet dell’estero. In caso contrario valgono poco ed è meglio dimenticarli.