Wilbur Smith è morto in Sud Africa, il paese natale che amava e dove si rifugiava per diversi mesi all’anno. Se n’è andato a 88 anni, silenziosamente, dopo una mattinata di lettura e scrittura accanto alla moglie Mokhiniso, che si dice addolorata e in qualche modo sorpresa. Intanto i giornali ricordano la sua vita avventurosa e l’amore per moglie, la quarta, Niso per l’appunto, un ingegnere minerario incontrato un quarto di secolo fa a Londra, in una libreria di Londra. Lei stava meditato l’acquisto di un libro di Cussler, lui l’ha dissuasa promuovendo un libro dei suoi. Da lì l’invito a cena in un ristorante. Lei, ignorando chi lui fosse, voleva pagare il conto perché – mi ha spiegato – nel mio paese gli scrittori fanno la fame e io non volevo pesare su di lui. Un piccolo preludio buffo per un matrimonio che lui non ha smesso mai di decantare, dicendo che Niso aveva messo ordine nella sua vita, portafogli in dote una gioia infinita. Da vent’anni ormai ha dedicato a lei tutti i suoi libri, sostenendo che a lei doveva la sua fortuna. Notevole, considerando i 140 milioni di libri venduti – per un terzo in Italia – prima per i tipi di Longanesi e poi di HarperCollins.
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Giù la maschera, mascherine
Cammino con un’amica nella città sofferente tra negozi con le serrande abbassate e poche felici eccezioni, e d’un trattola mia partner di marci mi comunica che indosso uno dei venti tipi di mascherine (questa è marcata 2163) il cui potere filtrante è in forte discussione. Potrebbe essere il 10% del dichiarato …
L’arte senza spocchia
Di solito non mi sbilancio se non – alcune volte – sui libri che amo. Oggi faccio una eccezione certa di fare cosa gradita ai miei amici condividendo una mia scoperta (scoperta mia dico, perché altri l’hanno fatta molto prima di me e sono entusiasti). Vengo al dunque dicendo che …
Diario di una quarantenante
Dal mio balcone vedo strade quasi deserte con il passaggio di singole auto, rari pedoni (uno stamani (quattro adesso in una piazza che solitamente brulica di gente). Vedo anche una fila lunga ma disciplinata di giovani vogliosi di fare acquisti nel supermercato dietro l’angolo. I vecchi restano chiusi in casa, …
Due parole
Domani comincia una settimana nuova – la seconda settimana di vita per la mia “Ragazza” – e io riprenderò le solite attività: le corse, la paura di non farcela, la voglia di tagliare via qualcosa per camminare con meno affanno. Ma per stasera – solo per stasera – lasciatemi sognare. …
Dopo la “prima” di Milano
Comincio il viaggio con la mia “Ragazza” con una presentazione alla Biblioteca di Rozzano, proprio il giorno in cui i giornali mettono in gran risalto l’infame scritta – Juden hier, ebrei qui – sulla casa di Mondovì nella quale abitava Lidia Rolfi, internata a Ravensbruck nel giugno 1943 come prigioniera …
Guardarsi intorno
Mi turba la storia di Cristina Parodi, grande professionista, persona simpatica, mai sopra le righe, non certo una barricadera, ora nell’occhio del tifone per un commento sull’avanzata politica di Salvini, frutto di ignoranza, paura e promesse mancate. È quell’ignoranza che turba la Lega. E infatti i responsabili della Commissione di …
Felice ritorno e illusioni ottiche
A dispetto dei molti buoni propositi ho di nuovo vergognosamente trascurato il mio povero blog durante buona parte dell’estate. È vero che non sono rimasta con le mani in mano: ho scritto un nuovo romanzo e un racconto abbastanza lungo.Ho minimamente accudito un paio di non semplicissime cose di casa, …
Piccolo caso, grande consiglio
Una strana storia vera. Strana e piccola, ma non poco importante. Strana e da non passare necessariamente sotto silenzio.
Chi ben comincia
Riprendiamo il gioco degli incipit. Grazie a chi ha avuto l’idea, a chi contribuisce e a chi legge, spero con un filo di divertimento… È una malattia che colpisce le navi, in tutti i mari del globo, e le cui cause appartengono al vasto, sconosciuto universo che chiamiamo Caso. — …