Riflessioni

Mi torna in mente la confidenza che un amico mi ha fatto pochi giorni fa, dopo i funerali del padre. «Io comunque», mi ha detto con una smorfia di sfida «gli ho infilato nel taschino della giacca una piccola bottiglia di Barbera. Per il viaggio».

Sincerità e senso della misura

La verità è talmente preziosa che bisogna citarla con prudenza – cito a memoria una frase di Mark Twain che mi ha molto colpito alcuni anni fa e che riassume perfettamente un pensiero che mi turba in questi giorni.

Strani ricordi

Mio padre apprezzava il cibo. Non esagerava in modo visibile, anche perché era la mamma che distribuiva le porzioni e a volte si arrabbiava pure perché lui mangiava senza fare commenti e complimenti. Era comunque chiaro che apprezzava, e molto, la buona cucina. Eppure, la cosa che ricordo di più, …

A scuola di felicità

La felicità è una emozione, una compagna, una guida di vita e può perfino essere presentata come un diritto. Ma, soprattutto, è uno stato temporaneo che ognuno di noi ha il dovere di mettere a punto con l’indispensabile prudenza e il giusto studio.

Rileggendo il “Tropico” di Miller

Interessante gruppo di lettura sul “Tropico del Cancro” di Henry Miller alla Biblioteca Venezia di Milano. Già letto da quasi tutti una trentina di anni fa, riproposto da uno dei lettori, rivisitato con curiosità e giudizi degni di nota anche se irti di critiche.

Un uomo chiamato Gutenberg

Preparando un incontro sulla vita quotidiana nel Rinascimento mi sono imbattuta, tra le altre incisivenovità dell’epoca, in collaterali come la diffusione della sifilide – detta anche male francese o male napoletano – e l’invenzione della stampa a caratteri mobili che vanta una storia gloriosa anche se oggi risulta in declino. …

Dedicato a Zadie (Smith) e Jessie (Burton)

Zadie Smith (scrittrice anglo-giamaicana di fama internazionale) e Jessie Burton, esordiente con Il miniaturista (Bompiani), un bel romanzo già venduto in 35 paesi, hanno ammesso, senza alcun bisogno di tortura, che scrivere un romanzo può diventare una croce, che a volte passano anni dal primo tentativo al risultato finale, e …

Non solo parole

Mettendo insieme i primi materiali per una conferenza sulle origini della lingua mi sono fermata su alcuni dettagli. Il primo è che l’antico esperanto degli ominidi era fatto di gesti. I nostri progenitori di clan diversi si intendevano mimando bisogni e sensazioni.