Mi fa sempre piacere rivedere Alessia Gazzola, donna solare, medico legale con famiglia, che tra le tante incombenze della sua vita trova il tempo per scrivere gialli solidi, d’impianto classico (nel senso di enigmi da risolvere con particolari da brivido relativamente ridotti che tanto ci pensano le cronache a fornirceli con bella regolarità). La sua Alice Allevi in qualche modo le somiglia, ma somiglia molto più a una Bridget Jones pasticciona, simpatica, affamata d’amore ma sostanzialmente confusa. Questa è l’intervista apparsa su “Chi” n. 9/2015. «Sono alle prese con diverse novità»ci racconta Alessia Gazzola, 33 anni, medico legale e scrittrice messinese, recente vincitrice del premio “Como in rosa”. «La mia protagonista, Alice Allevi, torna in un nuovo romanzo, Una lunga estate calda (Longanesi, pagg. 316, E. 16,40), mentre stiamo mettendo a punto il testo della nuova serie tv ispirata alle sue avventure che Endemol produrrà per Rai 1. Il primo ciak è previsto per l’estate, più o meno quando nascerà la mia secondogenita, Bianca».
Domanda. Il libro dà conto dell’indagine su un attore morto 24 anni fa…
Risposta. «Da tempo pensavo di inscenare un delitto nel mondo del teatro. Sono rimasta folgorata da una bella rappresentazione del Macbeth di Shakespeare inglese. Ho quadrato il cerchio inventando una compagnia shakespeariana alle prese con Molto rumore per nulla, una commedia ambientata a Messina, la mia città».
D. La vita di Alice è sempre in subbuglio?
R. «Più che mai: accanto ai due amori di sempre,
il suo capo all’istituto di medicina legale, Claudio
Conforti e il fascinoso reporter Arthur, compare
Sergio Einardi, che le fa una corte d’altri tempi».
D. Sarà lui a conquistarla?
R. «Ne dubito, Alice non si sente a suo agio con un uomo così compassato. C’è poi sempre la possibilità che resti single, libera di spendere il suo stipendio in scarpe e viaggi».
D. È più difficile sciogliere i nodi d’amore o trovare una solida trama poliziesca?
R. «Una volta identificati il morto e l’assassino, con i suoi moventi, il giallo procede spedito. La confusione sentimentale dà più problemi».
D. Ci sarà anche l’ispettore Calligaris?
R. «Sì. È un brav’uomo e un bravo poliziotto. Ha un affetto sincero per Alice, e sa mettere a frutto le sue intuizioni».
D. Avremo dunque un’altra indagine classica?
R. «È quella che preferisco, seguendo le orme della grande Agatha Christie ».
D. Nei suoi libri, però, gli assassini non sono sempre consegnati alla giustizia…
R. «Succede così anche nella realtà perché le prove non sono sempre certe, alcune domande restano senza risposta. Pensi solo al caso di Meredith o di Alberto Stasi».
D. Chi è Alice Allevi per lei?
R. «Non è la mia alter ego perché siamo troppo diverse: la considero una sorellina. Creare le sue avventure è una grande sfida e un meraviglioso divertimento».