Incuriosita dall’offerta di libri gratuiti sono incappata nel bookrossing via internet. Confesso che ne ignorava l’esistenza. Per me la liberazione dei libri si limitava all’abbandono mirato su panchine, sedili di tram e metro, negozi disposti a concedere un angolo all’incrocio di libri. Ma c’è anche un bookcrossing più ampio e internazionale che si effettua attraverso il sito bookcrossing.com. La procedura, una volta che ci si è iscritti (la procedura è semplicissima – impegna pochi secondi e ci sono istruzioni pure in italiano) parte dall’etichettatura dei libri, procede con il primo scambio ma consente anche di seguire il viaggio del titolo attraverso i 130 paesi. Un’impresa semplice, tutto sommato, nient’affatto eroica. Il problema sarà, semmai, scegliere i libri molto amati da cui separarsi per renderli disponibili ad altri lettori. Bisognerà darsi un contegno, mettere in giro roba buona, per non fare brutta figura. Roba non troppo noiosa né eccessivamente ridanciana. Lieve al punto giusto, saggia quanto occorre. Cosa potrei estrarre dai miei scaffali troppo pieni, da sopra i comodini e da sotto i letti? Vediamo…