Sono alle prese con alcune domande frutto della mia poca pratica con i misteri italiani.
1) Beppe Grillo sostiene l’ipotesi di estrarre a sorte i prossimi deputati. Perché questa estrazione dovrebbe essere uno strumento democratico?
2) A me viene in mente la legge elettorale fascista del 1928 secondo la quale bisognava scegliere i candidati in blocco da una lista del partito unico fascista.
3) Com’è che Grillo ha presentato questa sua idea in forma ufficiale con il presidente del Parlamento Europeo Davide Sassoli?
4) Possiamo ancora credere alle parole dal padre fondatore del M5S?