Incontri

Sono contenta dell’incontro con i ragazzi del liceo Giuseppe Parini di Sereno, anche se in realtà avrei sperato più domande e una partecipazione più vivace non tanto su La ragazza col cappotto rosso il mio amato libro – che forse molti non leggeranno nemmeno – ma almeno su temi più generali e di forte impatto emotivo (almeno per me). Attendevo commenti perspicaci  o domande sul 15 e passa % di persone che non credono alla Shoah. E sul 35 %  e più ancora di persone che ritengono le scritte antisemite delle ragazzate prive di conseguenze. O anche sul voto nella regione della Turingia (ex Germania dell’est) nella quale il partito liberale ha cercato di andare al governo con i voti dell’estrema destra ufficialmente definita fascista, mentre la CDU al governo della Repubblica federale guardava ostinatamente dall’altra parte.

Questo vuol dire, semplicemente, che non sono riuscita a scalfire la loro maschera di pudore e timidezza. La prossima volta dovrò dunque usare un linguaggio più chiaro, più essenziale. Convincere di più nella speranza che questi ragazzi sguscino fuori dall’involucro di vergogna e alzino la voce. Abbiamo bisogno di loro. Ora più che mai.

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