Ho promesso di vuotare il sacco, ed eccomi. Pensavo a una testimonianza breve, ma intensa e grata, per raccontare il “dietro le quinte” di tutto questo ambaradan per non annoiarvi. E in vece rischi di essere più lunga del dovuto. Ma tant’è.
Cominciamo dai numeri Abbiamo iniziato la pagina di facebook dedicata a “Perché io no” la vigilia di Natale. Abbiamo subito suscitato curiosità, ma le cose hanno cominciato a muoversi davvero il 16 gennaio quando Fede ha annunciato l’imminente lancio del libro su CUB (per gli esterni – cercounbimbo.net). La risposta delle dame in arancione è stata generosa, avvolgente a altisonante.
Alla discussione iniziata sul Forum di CUB hanno partecipato ben oltre 5 mila persone. Anche la pagina di fb è decollata. Oggi, 22 gennaio, abbiamo 580 utenti con 33.281 post e un indice di gradimento 293. Appena il 20 gennaio i post erano 31.253 e l’indice di gradimento segnava 278.
Sto parlando arabo, ovvio. Non so bene come valutare questi dati, mi dicono però che sono ottimi e voglio crederci. Vedo comunque i progressi: le risposte su Cub continuano ad arrivare, fb segna un migliaio di passaggi al giorno. Mica bazzecole.
Infine il blog: data la quantità di visite ci è stato chiesto di aumentare lo spazio a nostra disposizione. E scusate se è poco.
Chiudo: abbiamo fatto, io penso, un bel lavoro di squadra e lo stiamo continuando affrontando un tema delicato in un libro del quale evidentemente, a giudicare dalla risposta, c’era molto bisogno. Questa constatazione mi fa pensare e mi rende una volta di più umile. Posso solo augurarmi che questo felice incontro di anime e intenti continui. Da parte mia gliel’ho messa tutta e nei limiti del possibile non mi tirerò certo indietro.
Grazie a tutti, ancora e sempre, dal profondo del cuore. A chi ha raccontato, a chi sta leggendo qui e a chi prenderà in mano il libro.
Permettetemi di aggiungere, ampliando i commenti che ho scritto chiudendo “Perché io no?”:
grazie in particolare ad Angelica che ha lanciato l’amo con tenacia e ha mantenuto la rotta durante le peggiori tempeste senza mai mollare la presa.
E grazie a Fede che ha creduto nel progetto offrendo sostegno e consigli. Ma che, soprattutto, ha posto la prima pietra.
E poi ancora: grazie ad Anna, Angela, Carlotta, Chiara, Cristina, Daniela, Debora, Filomena, Marco, Massimo, Monica, Roberta, Rosa, Sandra, Silvia, Tata, Terry, Valadon e tutte le altre (aggiungerò altri nomi via via).
Grazie per la copertina straordinaria.
Grazie, infine, a Daria Bignardi e a Cinzia TH Torrini, preziose amiche di cordata.
Ciao Nicoletta,
ieri ho sentito l’intervista a Radio Uno. Un’intervista che come si dice è caduta proprio a fagiolo, visto che proprio ieri la mia famiglia ha dovuto affrontare un’assurda delusione: abbiamo saputo che il bambino ucraino (ormai una persona di famiglia visto che restava da noi 5 mesi all’anno) per cui mio fratello e mia cognata avevano avviato la pratica d’azione ormai da 3 anni verrà adottato da una famiglia americana, perchè in grado economicamente di poter adottare tutti e tre fratelli. Ma allora perchè fin dall’inizio, non ci hanno detto di questa possibilità? Perchè avviare la pratica se enormi erano i problemi, per così dire burocratici, legati a quest’adozione?
mai come in questa situazione nella mia famiglia è stato affrontato il problema di non avere figli, perchè dalla altra parte abbiamo un’altra situazione critica: l’altro mio fratello con mia cognata ha provato 3 volte con la fivet ad avere un bambino, ma gravidanze interrotte nei primi mesi.
Preciso che mio fratello, quello coinvolto nell’adozione ha avviato la domanda in Italia per 2 volte, senza risultati….e per questo non sono stata daccordo con le parole del signor Costanzo, il quale parlava dell’adozione nazionale di qualcosa di facile. Una coppia ci mette tutta la predisposizione nell’adottare, nel fare de bene, la le situazioni sono molto strane e difficili.
Sono d’accordo. Purtroppo le procedure d’adozione non sono sempre un’alternativa valida alla fecondazione assistita. Ma non so proprio cosa potremmo fare per smuovere una situazione di assoluto stallo
grazie a te Nicoletta per il lavoro che hai fatto e stai facendo e grazie a Fede, una grande donna che con passione ci ha messo a disposizione un posto dove confrontarci e coccolarci….
non vedo l’ora di poter acquistare il libro
grazie a te, Nicoletta, per aver ceduto alla mia insistenza e per esserti fidata di me.
grazie a tutte le amiche e gli amici che ci hanno seguito fin dall’inizio e a tutti quelli che si sono uniti a noi lungo questo breve cammino che mi auguro sia destinato a durare un bel po’.
speriamo di riuscire ad organizzare tante presentazioni per riuscire ad incontrarvi tutti!
per il momento…grazie!