Emozioni

Il mio libro ha ufficialmente compiuto 48 ore. E sono le ore più intense, più emozionanti. Per questo voglio registrare qui alcune sensazioni prima che il tempo le bruci via. Ricordo così il messaggino di Elisabetta Migliavada e la strizzatina d’occhi di Adriana Salvatori. L’abbraccio della cugina Giovanna, mia complice e angelo custode e di Rosanna, altra complice d’elezione; l’augurio così spontaneo e gioioso di Alessia Gazzola, che tra altre sue attese ha atteso con me anche questo mio momento. La sorpresa di scoprire che la mia amica Stefania Tosca ha ordinato il libro in mezzo a mille altre faccende che la stanno impegnando allo spasimo, trascinandosi dietro tantissime altre amiche de “La strada per un sogno”, un’associazione da sempre nel mio cuore. La gioia di sapere che Manuela Vercillo, mia compagna di banco della quinta elementare – la bambina che mi ha fatto scoprire quanto è deliziosa la pasta d’acciughe sul pane imburrato – ha scoperto, tramite fb, che stavo pubblicando la storia di Tibor e Sara, si è presentata da Rizzoli in Galleria alle dieci del giorno d’uscita, ha acquistato il libro, l’ha letto e commentato. Potrei citare tanti altri nomi, da Wanda Guarnerio e Carla Biraghi della mia scuola di Brugherio, alle mie Stefanie (Cavallo, Dal Rio), agli amici Migliaro-Dentone, per finire con la mia famiglia: Antonella, Chiara, Giorgio, Nora — in rigoroso origine alfabetico. E dovrei aggiungere una catena lunga di in bocca al lupo da amici cari e altri più virtuali. Beh vabbè, mi fermo qui scusandomi di non poter citare tutti. Non sarà sempre così intenso ed emozionante, ci saranno giorni no e presentazioni chissà come, ma il calore di queste prime 48 ore rimarrà sempre con me. Grazie di cuore a tutti. Ai molti che ho citato ai troppi che non ho menzionato ma ricordo ugualmente, con affetto.

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