Donald Trump, in caduta libera nei sondaggi, licenzia il suo consulente politico Paul Manafort, compromesso tra l’altro per i suoi legami con il presidente ucraino e filorusso Yanukovich e cerca altrove consigli più adeguati. Ci risiamo: non si cambiano idee per riconquistare il “popolo sovrano”, cosa che in sé sarebbe già inquietante ma si trova semplicemente un modo nuovo per trasmettere la solita sbobba. Un tempo ormai remoto, i leader pensavano in proprio, dicevano quello che avevano pensato e cercavano di raggiungere gli elettori proponendo le loro convinzioni. Ora non si sa più bene che cosa i nuovi leader abbiano in testa e dove pensino di arrivare. I consulenti studiano i sondaggi, li spingono a dire quello che la gente vuole sentire per infiammare le folle. Stiamo andando tanto oltre che neanche sappiamo più bene a cosa mirano davvero i nostri cosiddetti rappresentanti e dunque ignoriamo per cosa andiamo a votare.
Ma c’è di peggio. Notizie di stampa anticipano l’arrivo del Nooskop, uno strumento particolare – inventato dal russo Anton Vayno e adottato dal Cremlino – che permetterebbe di influire sulle nostre menti convincendoci che le scelte del governo in carica sono le migliori e le più auspicabili. Insomma, i politici non si dovrebbero più preoccupare di assecondare desideri e aspirazioni degli elettori (vedi, nel caso di certa America, la ferocia nei confronti di immigrati, musulmani e donne non necessariamente in quest’ordine), ma potrebbero semplicemente imporre le loro idee in un modo così subdolo che la massa dei cittadini – elettori non si renderebbe nemmeno conto della manipolazione subita. Alla stregua del Grande Fratello orwelliano o dei microchip impiantati nel cervello per controllare ogni gesto, ogni parola a distanza.
Possibile mai che siamo alle soglie di futuro più che fumoso, e che lasceremo ai nostri nipoti una eredità così incerta e piena di rischiose follie?