Non avete più scuse, ora sapete che prossimamente (dopo le vacanze, l’8 settembre) Garzanti pubblica il mio nuovo libro – La promessa del tramonto. Una storia vera, una storia forte nella quale ho messo molto di me, del mio passato, della speranza che si possano sconfiggere persecuzione e guerra. Scriverlo non è stato semplicissimo, se devo essere onesta. Mi ci sono voluto settant’anni per viverlo; trenta per giurare che mai l’avrei scritto anche se i miei lo chiedevano; venti per decidere che potevo almeno provarci; dieci per trovare la voce adatta (più o meno); cinque per arrivare alla prima stesura; tre per capire che è giusto e importante raccontare questa storia; due per levigarla; nove mesi per sistemare i dettagli, quasi il tempo della gestazione di un figlio.
Vabbé: io la mia parte l’ho fatta, adesso tocca a voi. Oddio “tocca”. Non ci sono obblighi ma solo un’affettuosa … richiesta? preghiera? ipotesi? Il desiderio è che magari a voi tutti (o almeno qualcuno) venga la voglia di leggere questa testimonianza, e smagrir pure raccomandarla ad amici e parenti. Se poi vi viene in mente un modo per far conoscere ad altri questa PROMESSA DEL TRAMONTO ve ne sarò grata assai. Di questi tempi, con il mercato editoriale così asfittico, ogni idea è bene accetta.
Il tempo è strettino, ma ce n’è sempre abbastanza per inventarsi meraviglie. Tanto più che il libro arriva l’8 ma spero che resti in circolo a lungo.
Vediamo che succede. Sono davvero curiosa, sapete, e non esagero neanche un po’.